La simbiosi lichenica è il frutto di complesse interazioni tra funghi, organismi fotosintetici e batteri che originano dei veri e propri network la cui plasticità è probabilmente alla base degli adattamenti che i licheni hanno sviluppato per colonizzare molteplici ambienti, a volte estremi.
Le caratteristiche biologiche ed ecofisiologiche dei licheni sono alla base della loro risposta ai fattori climatici e agli impatti antropogenici di varia natura, ponendoli tra gli organismi più sensibili ai cambiamenti globali. Nonostante essi contribuiscano in modo rilevante alla biodiversità e al funzionamento di molti ecosistemi terrestri, sono ancora scarsamente considerati nelle politiche di conservazione. Questo in buona parte è legato ad una relativamente scarsa conoscenza della loro diversità e dei loro pattern distribuzionali a diverse scale spaziali (da quella locale a quella biogeografica) e a numerosi problemi di carattere tassonomico ancora da chiarire. Questa linea di ricerca è basata sull’utilizzo integrato di molteplici approcci per sviluppare attività complesse che mirano ad incrementare le conoscenze sulla diversità (dalle specie alle comunità), le dinamiche, la distribuzione, l’ecologia e il ruolo funzionale dei licheni in vari tipi di ambiente, con particolare attenzione agli ecosistemi d’alta quota, forestali e d’acqua dolce.