Nel giugno del 2024 è iniziato il nostro progetto sulla genomica della conservazione del tonno rosso atlantico (Thunnus thynnus).
L’obiettivo principale è esplorare l’evoluzione di questa specie influenzata dall’attività umana attraverso un dataset di lungo periodo (fino al 3000 a.C.), per definire meglio lo stato di salute attuale degli stock. Forniremo a stakeholder e policy-maker informazioni utili a supportare strategie di conservazione sostenibile. Il progetto, finanziato da BGE-ERGA, è guidato da Piergiorgio Massa e Alessia Cariani, dell’Università di Bologna (Italia). Piergiorgio sarà supportato da un team di sette ricercatori provenienti dall’Italia (Università di Bologna e Università Politecnica delle Marche) e dalla Norvegia (Norwegian Institute for Water Research e Norwegian University of Life Sciences), con un’ampia esperienza in questi ambiti.
Uno dei membri del nostro team, Adam Jon Andrews, ha generato un dataset di genomi completi di tonno, includendo campioni risalenti fino al 3000 a.C. Dai suoi risultati emergono già prove di un calo delle popolazioni di tonno causato dalle attività umane dal 1800 in poi. Riteniamo che questo declino possa aver lasciato tracce di selezione sul genoma della specie. Per questo motivo, il nostro lavoro si concentrerà sull’aumentare la profondità di sequenziamento di questi campioni, in modo da permettere le analisi genomiche previste. Con questo lavoro vogliamo anche evidenziare l’importanza del DNA antico negli studi di genomica della conservazione, poiché ci consente di ricostruire lo stato naturale non impattato della specie, migliorando le stime dei tempi di impatto.
Il nostro progetto rappresenta un passo avanti nel raggiungimento dell’obiettivo dell’attuale United Nations Decade of Ocean Science for Sustainable Development, ossia quello di proteggere e ripristinare ecosistemi e biodiversità. Questo lavoro colma la lacuna di conoscenze storiche riguardo a come lo sfruttamento umano abbia impattato gli oceani, e quindi su quali specie dovrebbero essere ripristinate.
Ringrazio ciascun membro del team di ricerca per la dedizione e l’esperienza con cui mi supportano in questo ambizioso progetto. Desidero anche ringraziare BGE-ERGA per aver fornito una piattaforma collaborativa che ha reso possibile questa ricerca, per aver finanziato il nostro progetto e per l’aiuto nella sua gestione. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del programma Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione, co-finanziato dal Governo Svizzero e dal Governo Britannico.
Social Media
https://www.unibo.it/sitoweb/piergiorgio.massa2
https://orcid.org/0009-0007-8683-7264
https://x.com/Phd_MassaPG
https://www.researchgate.net/profile/Piergiorgio-Massa
https://ecoevo.social/@Phd_MassaPG
Il nostro progetto rappresenta un passo avanti nel raggiungimento dell’obiettivo dell’attuale United Nations Decade of Ocean Science for Sustainable Development, ossia quello di proteggere e ripristinare ecosistemi e biodiversità. Questo lavoro colma la lacuna di conoscenze storiche riguardo a come lo sfruttamento umano abbia impattato gli oceani, e quindi su quali specie dovrebbero essere ripristinate. Ringrazio ciascun membro del team di ricerca per la dedizione e l’esperienza con cui mi supportano in questo ambizioso progetto. Desidero anche ringraziare BGE-ERGA per aver fornito una piattaforma collaborativa che ha reso possibile questa ricerca, per aver finanziato il nostro progetto e per l’aiuto nella sua gestione. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del programma Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione, co-finanziato dal Governo Svizzero e dal Governo Britannico.