Il rilevamento geologico e l’analisi stratigrafica di aree vulcaniche forniscono una rappresentazione di dettaglio del territorio attraverso carte geologiche e carte tematiche in grado di descrivere la complessità geologica che caratterizza solitamente le aree che ospitano i vulcani ed interpretarne l’evoluzione e la storia eruttiva.
Tali elaborati cartografici possono diventare uno strumento di sintesi essenziale per analisi di pericolosità e rischio vulcanico e per ricostruzioni su larga scala, provvedendo a definire un sistema di correlazioni di riferimento per studi di tipo petrologico e geochimico.
L’approccio allo studio stratigrafico di aree vulcaniche prevede l'utilizzo integrato di unità stratigrafiche a limiti inconformi (UBU), litostratigrafiche e litosomi, allo scopo di caratterizzare la complessa natura litologica dei prodotti vulcanici, la loro morfologia e genesi e l’episodicità che ne caratterizza l’evoluzione.
E’ particolarmente significativo il riconoscimento (e l’interpretazione) delle principali discontinuità stratigrafiche utili a definire un quadro di evoluzione di un vulcano come risultato dell'alternarsi di fasi “costruttive”, testimoniate dalla messa in posto di successioni vulcaniche primarie, e fasi “distruttive” responsabili della sua erosione, con messa in posto anche depositi epiclastici e risedimentati.