Idrogeologia costiera
La linea di ricerca in idrogeologia costiera si occupa della caratterizzazione delle acque sotterranee e della loro interazione con quelle superficiali in prossimità delle coste.
Le zone costiere sono zone intensamente antropizzate dove le attività umane si svolgono su di un territorio, spesso fragile che è soggetto a fenomeni quali la subsidenza, l’ingressione marina e la salinizzazione delle acque e del suolo. La costa è il confine naturale fra acque dolci e salate; tale confine, però, non è statico ma molto dinamico essendo controllato sia da eventi climatici che antropici.
La linea di ricerca in idrogeologia costiera si occupa sia della caratterizzazione delle acque sotterranee dal punto di vista idrodinamico e geochimico che delle interazioni fra le acque superficiali e sotterranee.
La ricerca corrente è focalizzata sulle interazioni esistenti fra vegetazione, uso del suolo, acque sotterranee, acqua marina, precipitazioni, irrigazione, infiltrazione e drenaggio.
Uno degli obiettivi principali di questa linea è quello di fornire degli strumenti per la gestione delle acque sotterranee e superficiali nelle zone costiere; a tale scopo si sono sviluppati degli strumenti per il supporto delle decisioni (DST – Decision Support Tool). Inoltre, grazie ad una serie di convenzioni fra la città di Ravenna e il Servizio Forestale dello Stato, abbiamo equipaggiato la foresta costiera nell’area tra Lido di dante e Lido di Classe (Ravenna), con piezometri, campionatori multilivello e rilevatori di umidità e conducibilità elettrica nella zona vadosa.
Questo progetto è mirato a studiare gli effetti che la vegetazione ha sulle caratteristiche delle acque sotterranee e le complesse relazioni che esistono fra diversità delle specie vegetali, biodiversità, evoluzione degli ecosistemi, idro-chimica, idrodinamica sotterranea e salinizzazione degli acquiferi.
Questo laboratorio di campagna è stato realizzato in maniera da poter monitorare e comparare continuamente sia il livello dell’acqua che parametri chimico-fisici in porzioni della pineta costiera che sono state colpite da un incendio nel Luglio 2012 con altre che sono rimaste intatte. Questa è un opportunità unica per monitorare negli anni a venire gli effetti di un incendio boschivo sulle acque sotterranee costiere nonché il progressivo recupero della vegetazione, fauna acquatica e degli ecosistemi al trascorrere del tempo.