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Innovazione e ricerca
Le chiusure del Dipartimento BiGeA nel 2024
Le chiusure del Dipartimento
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Un viaggio nel tempo tra la flora bolognese, con l’erbario di Ulisse Aldrovandi
Mettendo a confronto tre flore, uno studio guidato dall’Università di Bologna ha esplorato i cambiamenti avvenuti tra le piante del territorio di Bologna negli ultimi cinquecento anni: è l’intervallo temporale più lungo mai analizzato mediante analisi floristiche
Innovazione e ricerca
L’intelligenza artificiale ci aiuta a capire meglio (e a proteggere) le foreste
Tre importanti indagini pubblicate da Nature e promosse dagli studiosi della Global Forest Biodiversity Initiative fanno luce sul ruolo e il funzionamento delle foreste a livello globale, tra invasioni di specie aliene, capacità di assorbimento dell'anidride carbonica e possibili impatti del cambiamento climatico
Innovazione e ricerca
Con il piede giusto: nuova luce sulla complessa evoluzione delle nostre “strutture di sostegno” da bipedi
Un ampio studio internazionale e multidisciplinare ha analizzato la storia evolutiva dei nostri piedi, confrontando la loro complessa struttura con quella dei nostri antenati, mettendo in luce la rilevanza di variabili come il tipo di calzature e lo stile di vita, e affrontando l’articolata questione dei “piedi piatti”
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Webinar "Riding the Waves of Resilience: Empowering Coastal Communities" – 19 ottobre
Partecipa webinar. Saranno presentati due progetti che fanno parte del Decennio delle Scienze degli Oceani ONU con un focus su pratiche di citizen science e community engagement.
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Gli Explorer dell’Alma Mater a Pantelleria e a Lampedusa per il progetto RESPIRE
Finanziato dalla National Geographic Society, è il primo progetto che unisce le idee e il lavoro di Explorers solo italiani. Protagonisti saranno gli studenti delle due isole che studieranno e condivideranno idee su come i cambiamenti climatici, l'inquinamento e il turismo influenzano la loro isola e le loro comunità
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Nuova rassegna podcast Unibo: SILVA. Storie per un pianeta da curare
Quattro episodi su come la letteratura può aiutarci a comprendere il rapporto tra esseri umani e ambiente.
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LIFE NatuReef: presentato il progetto per il ripristino delle antiche scogliere di ostriche e sabellarie, in parte del Parco del Delta del Po
L'obiettivo del progetto europeo è la reintroduzione di specie autoctone in un raro tratto costiero non urbanizzato della costa dell'Alto Adriatico, alla foce del torrente Bevano
Innovazione e ricerca
Dalla Calabria antiche evidenze molecolari sullo stile di vita di 6000 anni fa
Uno studio guidato dal gruppo di ricerca del Laboratorio del DNA Antico dell’Università di Bologna getta nuova luce sulla vita nel Sud Italia durante il Neolitico. Grazie all’analisi di antiche sequenze di DNA e proteine ottenute dall’inumato di Grotta di Pietra Sant’Angelo, in provincia di Cosenza, i ricercatori hanno ricostruito lo stile di vita e di salute di un individuo datato all’età del Neolitico Medio, fornendo un profilo bioarcheologico completo che apre nuovi orizzonti di ricerca per la preistoria dell'Italia Meridionale
Innovazione e ricerca
Bandi per assegni di tutorato per i corsi di studio del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, sede di Bologna, A.A. 23/24
Scadenza 31 agosto ore 13.00
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Nanoparticelle di oro, piombo e rame si spostano attraverso il magma dal mantello superiore fino alla crosta terrestre
La scoperta di nanoparticelle di minerali metallici all’interno di blocchi rocciosi del mantello terrestre e in alcune rocce vulcaniche prova per la prima volta un fenomeno che fino ad oggi si pensava impossibile: un importante passo in avanti verso una conoscenza più dettagliata dei processi magmatici
Innovazione e ricerca
In viaggio in Mongolia alla ricerca delle antiche e profonde rocce del mantello terrestre
La spedizione, che coinvolge ricercatrici e ricercatori dell’Università di Bologna, dell’Università di Napoli Federico II e del CNR, punta a trovare nelle rocce evidenze passate di formazione di fluidi ricchi in idrogeno naturale e carbonio generati a decine di chilometri di profondità all’interno della Terra. Oltre a supportare le comunità microbiche subsuperficiali, queste formazioni rocciose contribuiscono anche al sequestro dell’anidride carbonica