Rischio associato a colate detritiche nella regione dolomitica
La regione dolomitica (Alpi Orientali) è un’area dove il rischio derivante da colate detritiche è particolarmente rilevante.
Le colate detritiche si generano allo sbocco di piccoli bacini rocciosi di ordine zero durante intense precipitazioni convettive.
I bacini rispondono rapidamente alla precipitazione e concentrano grossi quantitativi d’acqua lungo ripide aste drenanti dove il detrito sciolto è abbondante e le colate detritiche si generano per erosione progressiva.
Sebbene il pericolo sia ampiamente riconosciuto e la distribuzione areale dei canali attivi sia ben conosciuto, l’impatto di questi processi di versante è sempre più rilevante. Per esempio, durante l’estate 2015, sono avvenuti 14 grossi eventi di colata che hanno causato la morte di 3 persone. Negli ultimi decenni, la frequenza di piogge intense convettive e fortemente localizzate (Locally Intense Convective Rainfall, LICR) è aumentato in maniera significativa a causa dell’incremento di attività convettiva nella regione mediterranea. Il conseguente aumento della frequenza e della magnitudo degli eventi di colata richiede una miglior comprensione dei processi meteorologici di innesco e lo sviluppo di sistemi di allerta preventiva.
In questo contesto la nostra ricerca mira
- al rilevamento anticipato degli eventi critici di precipitazione e
- alla valutazione delle soglie di piovosità per l’innesco delle colate detritiche.
In riferimento al primo obiettivo, uno degli aspetti critici della mitigazione del rischio nell’area è rappresentato dal tempo di allertamento. Al momento, diverse tecniche possono essere utilizzate a scopo di allarme (soglie di piovosità, radar meteo, sensori di rilevamento) ma la loro efficacia è spesso vanificata dal breve preavviso disponibile. La nostra ricerca intende anticipare l’allarme misurando variazioni di potenziale elettrico atmosferico associate all’arrivo di celle convettive. In base alle attuali conoscenze, dovrebbe essere possibile identificare segnali di un temporale in avvicinamento già 1-3 ora prima dell’inizio della precipitazione più intensa. Nell’ambito di un progetto di ricerca ormai concluso (PRIN 2010), abbiamo installato un sensore di campo elettrico nella zona sorgente di una colata detritica nelle dolomiti. I dati raccolti appaiono potenzialmente molto utili per l’anticipo di precipitazioni potenzialmente critiche e l’analisi di dettaglio è in corso.
Il secondo specifico filone di ricerca intende migliorare la definizione delle soglie di piovosità che descrivono l’innesco dei fenomeni attraverso l’uso combinato del monitoraggio di campo e dell’analisi numerica. Il gruppo di ricerca mantiene 4 sistemi di monitoraggio distribuiti in altrettanti bacini per lo studio della loro risposta idrologica. Sulla base dei dati raccolti, stiamo sviluppando un modello numerico per la previsione della portata nell’area di innesco delle colate detritiche. Il modello verrà utilizzato per simulare la risposta idrologica dei bacini in funzione della durata e dell’intensità della pioggia per ottenere una descrizione deterministica delle soglie di piovosità.