Bioaccumulo in organismi animali e vegetali per monitoraggio e fitorimedio

Bioaccumulo

Alcuni organismi sono in grado di vivere in ambienti fortemente contaminati, tollerando le concentrazioni elevate cui possono essere esposti o eventualmente accumulare elementi potenzialmente tossici (PTEs) all'interno dei loro tessuti. Questa interazione può essere utilizzata per scopi di biomonitoraggio e, se ci si riferisce a vegetali, tale caratteristica può essere sfruttata per interventi di fitorimedio quali la fito-stabilizzazione e la fito-estrazione. La diversa capacità di assorbimento dipende, oltre che dalle caratteristiche delle specie vegetali, dalla natura del contaminante e dalla sua disponibilità nel sistema suolo.

Forme totali, pseudo-totali e biodisponibili di PTEs vengono determinate nei suoli e confrontate con le aliquote totali registrate in diversi tessuti vegetali delle specie indagate.

Il gruppo di ricerca si occupa dello studio di tali interazioni in contesti minerari nazionali.

Il bioaccumulo in organismi di vario tipo (mitili, uccelli) è stato quantificato in contesti ambientali a vario grado di contaminazione in studi di biomonitoraggio interdisciplinari.